La tutela dell’ambiente e la diffusione delle fonti di energia rinnovabile sono tra gli obiettivi primari di F&M s.r.l.
Consulenza
F&M s.r.l. offre consulenza e supporto ad enti pubblici ed aziende per applicazioni delle microalghe e cianobatteri nei settori:
AMBIENTE ED ENERGIE RINNOVABILI
F&M s.r.l. fornisce consulenza su:
- Biofissazione fotosintetica della CO2 da gas di combustione e/o fermentazione
Quando le microalghe dispongono di un’adeguata fonte di energia luminosa ed un appropriato ambiente (ad es. fotobioreattore controllato) crescono con elevate efficienze di conversione dell’energia luminosa, utilizzando la CO2 come fonte di carbonio e le sostanze presenti nelle acque di rifiuto e/o nelle correnti gassose (NOX, SO2) come nutrienti. Con opportuni sistemi di coltura ed in ambienti favorevoli, le colture algali possono conseguire produzioni di oltre 75 tonnellate di biomassa secca per anno e per ettaro, fissando in tal modo oltre 150 tonnellate di CO2 ed una decina di tonnellate di composti azotati. La produzione di biomassa algale da destinare ad usi energetici può essere pertanto utilmente abbinata al trattamento delle acque reflue ed alla biofissazione di gas serra (CO2 , N2O).
- Produzione di biodiesel da colture microalgali
Alcuni ceppi algali possono accumulare elevati tenori di trigliceridi, la frazione lipidica utile per la produzione di biodiesel in seguito a trans-esterificazione. Colture algali possono essere realizzate su acqua di mare o salmastra o su acque di rifiuto, utilizzando terreni marginali o degradati per collocare i sistemi di coltura.
La produzione di biodiesel da colture di microalghe non sottrae terreno fertile e risorse alle colture agricole tradizionali ed alla produzione di alimenti e consegue produttività in combustibile 6-7 volte superiori a quelle delle colture agrarie usate a questo scopo. La biomassa algale residua dopo estrazione della frazione lipidica si presta alla formulazione di mangimi proteici o fertilizzanti. La tecnologia richiede l’uso di ceppi algali selezionati ed acclimatati (meglio se autoctoni), ma non organismi geneticamente modificati (OGM).
- Biorisanamento di acque reflue e/o contaminate da metalli e xenobiotici
Le attività di cui ai punti precedenti possono essere abbinate al trattamento di acque reflue di origine industriale o domestica, contaminate con metalli pesanti e/o sostanze organiche. In tal caso gli usi della biomassa prodotta sono limitati alle conversioni energetiche ed è necessario approntare idonee tecniche di smaltimento dei residui.